L'altro giorno stavo parlando con mia zia al telefono: lei voleva sapere come mi trovassi all'università, ecc. E io, tra le altre cose, mi sono anche lamentata del tempo che perdo nel viaggio (tra auto, treno e pullman). Così ho deciso di accogliere il suo consiglio e di far fruttare il tempo che passo in viaggio; perché, come dice lei, le cose cambiano a seconda del nome che tu gli dai. Se comincio a chiamare le 4 ore di viaggio al giorno "tempo perso", finirò per odiarle; se invece le chiamerò "tempo libero" o "tempo per dedicarmi a me stessa" , forse riuscirò a sopportarle e, chissà, anche ad amarle!
Quindi credo che comincerò a portarmi da leggere, ad ascoltare musica e a rilassarmi. Grazie zia :)
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